La segnalazione nella Detection

Il tipo di segnalazione che si costruisce nel cane che svolge attività di ricerca olfattiva non dipende solo dal tipo di cane e dalle sue attitudini, ma dipende molto anche dal tipo di lavoro che andrà a svolgere in contesti operativi. 

Ci sono diverse considerazioni da fare e forse non riuscirò a farle tutte qui e me ne dimenticherò sicuramente qualcuna, perché le variabili sono molte.

La prima considerazione da fare e’ che se prendiamo diversi soggetti che svolgono la stessa attività operativa, noteremo che ci sono caratteristiche differenti nel medesimo impiego, seppur con alla base una costruzione ed un percorso identico. 

Troveremo soggetti più “portati” a lavorare in determinati ambienti o su determinate situazioni, piuttosto che in altre. 

Soggetti perfetti sulle vetture, meno sulle valigie, determinati in campo aperto e meno in ambienti confinati…e via discorrendo.

Questo non vuol dire che non sono idonei a svolgere attività, significa che un ottimo team e’ in grado di utilizzare il soggetto più prestante in relazione al tipo di attività da fare.

Credo poco nel cane perfetto, molto di più nella continua ricerca dell’errore…

La questione del lavoro in team la tratterò prossimamente.

Ritornando al tipo di segnalazione, dobbiamo tenere sempre in considerazione che, se stiamo preparando un cane da servizio, questo presuppone che nello svolgimento di determinate attività, saremo sempre degli ausiliari, ovvero concorreremo alla risoluzione del problema insieme ad altre figure.

Per questo motivo il nostro lavoro non deve essere di intralcio al lavoro di altri, ovvero non dobbiamo recare danni nella zona dove lavoriamo, dobbiamo ridurre al minimo la contaminazione della zona dove operiamo e dobbiamo non necessariamente risolvere con il ritrovamento, ma concorrere a farlo.

Per questo motivo, prediligo il lavoro al guinzaglio, perché un buon lavoro al guinzaglio presuppone un buon binomio. 

Il cane libero e’ autonomo, meno condizionato e’ vero, ma in molti casi sono io conduttore che decido dove e perché farti controllare un determinato punto. 

Perché ci sono delle regole e delle necessità operative che magari prevedono quello, o perché semplicemente e’ previsto un lavoro in team con suddivisione delle aree di controllo.

Un cane al guinzaglio e’ comunque un cane sotto controllo, libero no, mai!

Non controlliamo eventuali stimoli o comportamenti che possono diventare pericolosi o dannosi.

Determinati soggetti costruiti con segnalazione passiva, in fase di verifica precedente alla segnalazione, possono mettere in atto comportamenti non previsti: “lo scavare” ad esempio può essere oltre che pericolo, dannoso… il “leccare” può’ essere pericoloso per l’incolumità del cane oltre che del preservare l’eventuale fonte di prova. Insomma, nel lavoro con il cane possono esserci variabili non calcolate.

Se il cane e’ libero, non riusciamo a intervenire, se il cane e’ al guinzaglio , invece si.

La conclusione di questa riflessione e’ che per ogni ambito di attività ci sono valutazioni differenti, per questo motivo a mio avviso è’ importante sapere che lavoro andrà a svolgere il tipo di cane con cui stiamo lavorando. 

La detection e’ la modalità di lavoro, subito dopo viene tutto il resto.

Se siamo bravi e siamo un buon binomio, non c’è bisogno che il cane segnali, ci arriviamo molto prima!

Francesco Piliego